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Buon sangue non mente, considerazioni vegan

20 Maggio 2016 Considerazioni dal mondo vegan

Cosa vogliamo dire con “buon sangue non mente”?

Il grande Ippocrate diceva: “Una macchia scura sopra un pavimento sporco non si vede mentre sopra un pavimento pulito si vede”.
Ebbene, per rigenerare il nostro corpo è opportuno prima disintossicarlo eliminando le vecchie scorie indurite e accumulate nella matrice intracellulare.
La Natura ci ha equipaggiati di sistemi ed organi drenanti per farci rimanere sempre puliti se però le nostre cattive abitudini non soverchiano la loro capacità di pulizia.
I polmoni, in tratto gastroenterico, i reni, la pelle, il sistema linfatico ed il fegato sono gli “operatori ecologici” del nostro corpo.
Poiché questi organi e sistemi per funzionare dipendono dal sangue, per lavorare al meglio il sangue deve essere nella condizione ottimale.

La causa di tutti i nostri problemi di salute non di origine traumatica o strettamente ereditaria risiede nella condizione alterata del sangue.

Il nostro corpo è costituito di tessuti variamente elastici ed assorbenti.

Queste caratteristiche sono molto vantaggiose perché permettono al corpo una grande adattabilità a varie situazioni avverse come le escursioni termiche che dilatano e contraggono i vasi e la pelle.
Purtroppo queste preziose caratteristiche sono anche la causa della dilatazione dell’apparato digerente e causa dell’eccesso di cibo che introduciamo o della sclerosi degli alveoli polmonari causata dalle sostanze inquinanti presenti nell’aria o dalle sigarette.
Tutte le cellule iperacidificate diventano rigide nella loro struttura, pertanto gli eritrociti (globuli rossi) non saranno in grado di circolare adeguatamente nei capillari né di attraversare le membrane provocando un circolo vizioso di acidosi tissutale altamente fatale.
Non a caso la circolazione dei bambini è fisiologicamente molto più veloce che negli adulti.

Il sangue dei bambini è molto più fluido così come i loro tessuti sono più morbidi ed elastici.
Quello che ci sfugge è l’intimo legame esistente tra il nostro sangue ed i nostri tessuti.

Ci siamo domandati mai da dove provengono i nostri organi e tessuti?

Non è forse il nostro sangue che li crea prima ancora di nutrirli e pulirli?

Eppure quasi mai si pensa che la qualità del nostro corpo possa dipendere dalla qualità del nostro sangue.
Ma la qualità del nostro sangue, a sua volta, dipende da ciò che introduciamo attraverso l’alimentazione.
È, dunque, doveroso domandarsi se ciò che si sta masticando, una volta ingoiato,  potrà produrre un buon sangue.
Il nostro laboratorio alchemico, concentrato nell’intestino tenue, nel pancreas, nel fegato e nella milza è un complesso sistema di trasmutazione chimica e biochimica che, seppur difficilmente saremo in grado di conoscere appieno, sappiamo da sempre che è dal buon cibo che deriva una buona salute.

Quindi:

1. alimentazione vegana e prevalentemente cruda;

2.  bere tanta acqua liscia (temperatura ambiente);

3.  fare tanto movimento fisico.
Buon appetito.

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Mini vegan burger

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Quando e Quanto mangiare? Suggerimenti da Vegan Place

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Quando e Quanto mangiare?  Suggerimenti da Vegan Place

Quando mangiare:

In natura gli animali mangiano quando hanno fame e quando trovano cibo;
ma non cercano cibo, se non hanno fame.

Per quale recondito motivo gli umani, la specie più evoluta del pianeta (forse), dovrebbero aver bisogno di mangiare ad orari prestabiliti anche in assenza di fame anzi, spesso, in presenza di sensazione di pienezza?

È evidente che in gioco sono in ballo automatismi, condizionamenti messi in atto dal modello consumistico della nostra società attuale.
A tal fine, le industrie agroalimentari si sono servite di esperti ben pagati che hanno convinto la gente a seguire la prassi di mangiare frequentemente con strampalate argomentazione pseudoscientifiche.

Mangiare senza fame provoca cattiva digestione e la cattiva digestione porta alla malnutrizione

Se si mangia con lo stomaco ancora impegnato a digerire cibo introdotto con il pasto precedente, si farà indigestione sia del cibo vecchio che di quello nuovo.

L’onesta e semplice verità è che oggi si mangia decisamente troppo oltre che male.
Pensate forse che occorrano delle lauree e delle specializzazioni in nutrizione per gestire l’alimentazione umana?

Possibile che con tutta la nostra “superiorità” di specie non siamo capaci di fare quello che tutte le altre specie viventi sono in grado di compiere?
Avete mai visto un animale mangiare quando non sta bene? Perché, allora, forziamo la natura  con irragionevoli comportamenti alimentari?

Quanto mangiare:

L’altro aspetto importante è il quanto mangiare che, a sua volta, è strettamente connesso al come mangiare.
Mangiare cotto, mangiare in fretta, mangiare cibi spazzatura privi di nutrienti spinge il corpo a chiedere più cibo finché non riceve i nutrienti che gli servono.

E se poi non arrivano sono guai.

Il ruolo della masticazione è fondamentale nell’estrazione dei nutrienti dalla massa del cibo.
Anche una semplice mela poco masticata non potrà essere digerita (liquefatta) successivamente se non da un’abnorme presenza di flora intestinale.
Pertanto, è alquanto ovvio che il valore nutritivo di un cibo è reale solo dopo la sua adeguata masticazione.

Vi invito a mangiare un qualsiasi cibo nella stessa quantità, sia cotto che crudo, e noterete quanto vi sazierà maggiormente quello crudo.

Gli orientali hanno sempre raccomandato di mangiare poco e di alzarsi da tavola con la sensazione di non pienezza

Tutto il processo digestivo (che comprende la masticazione, l’insalivazione, la liquefazione e la miscelazione del cibo con i succhi gastrici a livello dello stomaco, il celere svuotamento dello stesso ed il transito del cibo ingerito grazie alla peristalsi intestinale) è facilitato, se ingeriamo minori quantità di cibo nell’apparato gastroenterico.

Anche il padre della medicina moderna (Ippocarate) ben sapeva dell’importanza della dose del cibo quando formulò il famoso aforisma: “il tuo cibo sia la tua medicina, medicina sia il tuo cibo”.

Per oltre 2000 anni, il suo insegnamento non è stato accettato né compreso dai cultori della medicina dominate.
Quindi, è indispensabile tener presente che il senso di appagamento dipende più dalla qualità e quantità dei nutrienti essenziali (acqua compresa) introdotti nel corpo che dalla quantità del cibo nel suo complesso;
e sicuramente il corpo riesce ad assimilare il cibo ingerito quando è in piccole quantità.

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