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IL DRAMMA DEGLI ALLEVATORI TERREMOTATI

06 Febbraio 2017 Posted by Al... iena, Vegan Place Blog

” […] Il punto caldo, di questo momento, è il dramma che vivono gli allevatori al centro Italia…
Allora, in questo servizio hanno fatto vedere una mucca, sdraiata, mucca, mucca, preferisco dire mucca, non vacca, una mucca sdraiata per terra dopodichè hanno fatto vedere delle pecore, un gregge, che cercava di uscire dalla finestra della stalla. Il gregge è stato messo in salvo, quindi significa che questo gregge verrà sgozzato al tempo opportuno o tra qualche mese comunque non si salva.

Ma torniamo al bovino, la mucca, sdraiata a terra

Se avete l’accortezza di andare a vedere quello che succede nella produzione del latte, vedrete che le mucche finiscono così, quasi sempre, a fine carriera, produzione di latte che questo avviene attorno ai 3, 4 anni di vita di un animale che ne supererebbe tranquillamente i venti.

Perchè questi telegiornali […] non fanno vedere che queste scene qua sono consuetudine negli allevamenti e le persone così magari capiscono che invece di dispiacersi per i drammi, i drammi che vivono gli allevatori magari iniziano a pensare al vero dramma che è quello dell’animale che viene preso, strumentalizzato, che viene strumentalizzato, che viene ridicolizzato, che non viene minimamente calcolato in quello che dovrebbe fare e in quello che gli capita quotidianamente.

Sapete che se entrate negli allevamenti di mucche vedete le mucche che sanguinano dalla testa perchè gli hanno bruciato le corna e tutto questo per loro è normale! […] sapete che strappano i denti, i testicoli e la coda ai maiali appena nati?
lo sapete?

e i drammi degli allevatori, quali sono? … […]”

Guarda il video integrale di Alessandra di Lenge su “Il dramma degli allevatori”

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LATTE ROSSO SANGUE

01 Febbraio 2017 Posted by Al... iena, Vegan Place Blog

In natura un bovino vivrebbe anche più di trent’anni ma ciò gli viene puntualmente impedito dall’umano.

Oggi parliamo del latte

La considerata “mucca da latte” vivrà 4/5 anni di torture, stupri e separazione dai figli, dopodiché non si reggerà più in piedi e verrà macellata: se facciamo le debite proporzioni tra aspettativa di vita umana e bovina, le mucche vengono macellate adolescenti.

Le mucche sono mammiferi esattamente come noi: producono latte solo in presenza di una gravidanza

Ora vi chiederete perché si trovi latte al supermercato ed ovunque ci siano generi alimentari o di ristoro: perché il vitello viene separato dalla madre a pochi giorni di vita di modo che non le “rubi” il latte.

Nei pochi allevamenti in cui il vitello rimane con la madre, gli viene messo un morso con spuntoni in ferro attorno al muso, in modo che la mucca, sentendo dolore, non lo faccia avvicinare.

Portare via il vitellino dalla madre crea un’enorme sofferenza e angoscia in entrambi. Racconta John Avizienus della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals inglese, di una mucca che, separata a forza dal figlio, si fermava davanti al posto in cui l’aveva visto per l’ultima volta, e muggiva per ore e ore, piena di disperazione e tristezza. Allo stesso modo soffrono i cuccioli, che non possono stare vicino alla madre, non possono correre e giocare coi loro simili, non ricevono quell’affetto che a un cucciolo è necessario più dell’aria che respira.

I vitelli vengono poi alimentati con una dieta inadeguata apposta per renderli anemici e far sì che la loro carne sia bianca e tenera (come piace ai consumatori) e infine sono mandati al macello.” (J. Masson).”

Morso che punge e ferisce la mucca, costretta ad allontanare proprio figlio affamato di latte

vitelli-con-morsi-con-spuntoni

Vengono inoltre segregati in minuscoli box perché non sviluppino la massa muscolare che renderebbe la carne meno “friabile”

La mucca verrà quindi munta per mesi, durante i quali sarà costretta a produrre una quantità di latte pari a 10 volte l’ammontare di quello che sarebbe stato necessario, in natura, per nutrire il vitello. Non sorprende che ogni anno un terzo delle mucche sfruttate nei caseifici soffra di mastite (una dolorosa infiammazione delle mammelle).

Per aumentare la produzione di latte, la mucca è alimentata con proteine molto concentrate, ma spesso neppure queste sono sufficienti, tanto da provocare lacerazione dei tessuti per soddisfare la continua richiesta di latte (in Inghilterra hanno coniato un termine per definire questa pratica: “milking off the cow’s back”, ossia mungitura del posteriore della mucca). Ciò provoca una condizione chiamata acidosi, che può rendere zoppo l’animale e ciò accade ogni anno al 25% delle mucche sfruttate per la produzione di latte. Avrete visto in televisione alcuni servizi sulle “mucche a terra”: il motivo è questo.

 

mucca-esausta

Il prof. John Webster, autore del libro “Il benessere animale. Uno sguardo verso il paradiso”, spiega che il dolore che sentono questi poveri animali è come quello che si prova se ci si chiudono le dita dei piedi in una porta e poi si cerca di camminare.

Dopo cinque  anni di questa vita, ormai esausta e sfruttata al massimo, la mucca verrà macellata. La durata della sua vita, in natura, sarebbe stata di circa 30 anni.

Come per ogni animale considerato “da reddito”, non esiste accoppiamento naturale: l’eiaculazione del toro viene stimolata manualmente ed il liquido seminale introdotto con tubi in vagina alla mucca: anche questo non é propriamente naturale.

I vitelli avranno questo destino: se maschi il mattatoio a 3 mesi, se femmine la schiavitù del latte come la madre.

morsi-per-allontanare-vitelli-dalla-mucca

Vi invito ad andare a conoscere questi giganti buoni nelle oasi di animali salvati dal mattatoio

Io conobbi Luna e Terra di Ippoasi ed ho chiesto scusa infinite volte, abbracciata al loro collo, per quello che avevo fatto, inconsapevolmente, ai loro figli; vi consiglio di farlo.

Come si comporterebbero in natura?

Come accade per gli umani, la gestazione dei bovini dura nove mesi, e la mucca allatta il suo cucciolo per nove-dodici mesi.

Uno dei loro sensi più importanti è l’olfatto, e da quello si pensa riescano anche a capire le emozioni dei propri simili. Infatti, quando nasce un nuovo vitello, tutte le mucche, per fare conoscenza col piccolo, si avvicinano per annusarlo.

I bovini conoscono le erbe medicinali che sono loro utili per curarsi dai piccoli malesseri, e le cercano e le mangiano per esempio quando hanno mal di pancia.

Laurie Winn Carlson, autrice di un libro sui bovini, afferma che le mucche “sono le madri più protettive esistenti in natura”, capaci di attaccare qualsiasi animale minacci la prole.

Cita la studiosa Nancy Curtis, la quale scrive di aver visto una mucca disorientata per la perdita del vitello che, dopo un mese, “ritornava sul luogo della nascita, cercandolo e chiamandolo. Ha richiamato in me il senso profondo dell’istinto materno che non è mai del tutto sepolto”.

Aneddoti dal libro “Il maiale che cantava alla luna”

Non molto tempo fa ho fatto visita a una ricercatrice norvegese laureata a Cambridge, Kristin Hagen. […] Siamo usciti per osservare le giovenche, e dopo un po’ gli animali hanno iniziato a giocare. “Guarda cosa fanno quando iniziamo a correre” mi ha detto Kristin. Le giovani mucche hanno iniziato a correre nei campi insieme a noi, saltellando come bambine. Scalciavano, acceleravano, rallentavano, non ci perdevano mai di vista; pareva quasi che ci imitassero. Era evidente che si stavano divertendo. Guardando negli occhi due mucche accanto a me, ho potuto capire che una era diffidente, l’altra amichevole. Ero certo che le loro fossero due personalità distinte. [Masson] “

“Nel 1995 a Hopkinsons, una cittadina del Massachusetts, una mucca Holstein bianca e nera di cinque anni e oltre sei quintali di peso si trovava in un mattatoio per essere tramortita e poi scuoiata quando, con l’agilità di una renna, all’improvviso superò con un balzo una staccionata di oltre un metro e mezzo. […] La mucca fuggì nel bosco. […] Un gruppo di cittadini desiderosi di salvarle la vita persuasero il proprietario a venderla a loro, per un dollaro a testa. […] Una dei nuovi proprietari, Meg Randa, la seguì nel bosco, si sedette per terra e non si mosse per quattro ore. Alla fine Emily (così era stata battezzata la mucca), incuriosita, si avvicinò e accettò cibo da un secchio di cereali che teneva Lewis, il marito di Meg. Per quattro giorni la coppia rimase nelle vicinanze, guadagnando a poco a poco la fiducia dell’animale. Alla fine Emily acconsentì a salire su un rimorchio che i due coniugi avevano portato. Mentre saliva tremava come una foglia ma fu portata al Peace Abbey, scuola e rifugio per animali. […] Oggi, Emily è la loro “portavoce” contro il consumo di carne. Lewis dice alla gente che ha due alternative: “O dar retta a Emily, o al cardiologo”. [Masson] “

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Blitz in occasione dell’uscita del film “The Founder”

16 Gennaio 2017 Posted by Al... iena, Vegan Place Blog

Blitz al cinema Odeon e Mc Donald’s Piazza Duomo

Sabato 14 gennaio, in occasione dell’uscita del film “The Founder”, ispirato alla Biografia del fondatore di McDonald, abbiamo inscenato 2 proteste.

La prima davanti al cinema multisala Odeon di Milano

Abbiamo informato spettatori e passanti su quanto sia importante boicottare McDonald’s.
La scenografia si è avvalsa di un “sinistro” clown, con la bocca sporca del sangue delle vittime di McDonald.
Ray Kroc, come bene spiega il film , è l’imprenditore avido e privo di scrupoli che negli anni Cinquanta si inventò il business McDonald’s, è stato anche l‘uomo che ha dato il via al più grande olocausto animale del pianeta per il consumo di carne nei fast food.
La multinazionale è presente in 120 paesi al mondo, con un organo di controllo formato in toto da statunitensi: inutile sottolineare l’evidente impronta consumistica dell’azienda.

Il pagliaccio cerca di ingannare bambini e di “addomesticarli” rendendoli ciechi di fronte ad un’impresa che massacra animali e pianeta: McDonald è uno dei grandi responsabili della deforestazione per rifornirsi di carta e fare spazio alle colture di cereali destinate alle vittime dei mattatoi, devastando la casa delle popolazioni indigene che abitano le foreste.
La multinazionale è inoltre colpevole di comportamenti antisindacali e sfruttamento del lavoro.
La protesta è proseguita nel punto vendita di Piazza Duomo.

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BLITZ AL CINEMA ODEON, MILANO

BLITZ MC DONALD’S PIAZZA DUOMO

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Alessandra Di Lenge, la storia

07 Gennaio 2017 Posted by Al... iena

Alessandra Di Lenge: Al… iena

La mia storia, quello che mi ha portato a cambiare vita, è stato l’amore.

Ho 38 anni e dal 2012 sono vegana ed attivista

Perché?

Perché ho sempre detto, come quasi chiunque, di amare gli animali, solo che ad un certo punto ho avuto il coraggio di pensare alle mie parole;
allora non ho più potuto ignorare la scritta sulla bistecca “macellato il…“ e mi sono sentita responsabile della sua morte.

Da quel giorno sono quasi passati 10 anni durante i quali non ho più mangiato un animale…ma non bastava.

Qui si arriva al 2012, anno di Green Hill ed anno in cui io decisi che DOVEVO FARE QUALCOSA.

Il fine settimana successivo alla liberazione dei cuccioli iniziai il mio attivismo e scoprii le torture celate dietro al commercio del latte delle uova e di ogni derivato animale: la scelta vegana fu immediata.

Sono convinta che chiunque, di fronte alla verità, senza le menzogne dei media, non per forza per amore, ma anche solo per senso di giustizia, farebbe questa scelta dovuta, agli animali non umani, al pianeta che sta morendo ed alla nostra vera umanità che dovrebbe contraddistinguerci per valori aggiunti e non per disinteresse verso la sorte degli altri.

Amavo la carne e le uova ma amo maggiormente la vita di tutti e questo mi riempie l’anima…

In Italia ci sono numerose oasi con animali salvati dal macello: vi invito ad andare a conoscerli e guardarli negli occhi.

Io lo feci ad Ippoasi, rifugio ubicato in toscana, e lì ho chiesto scusa a Terra e Luna per avere rubato il latte ai loro vitelli, condannandoli ad essere sgozzati a tre mesi di vita, dopo aver salutato loro madre a soli tre giorni, perché è così che si produce il latte, mandando al mattatoio i maschi ed usando le femmine come macchine.

La violenza va fermata e voi potete farlo cambiando abitudini: sarete ringraziati in eterno…

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