Veganesimo, la scelta di nutrirsi esclusivamente di vegetali crudi e cotti.
Se si vuole comprendere correttamente il veganesimo, è necessario ribaltare completamente l’ordinario punto di osservazione, bisogna cioè partire dal presupposto che la dieta onnivora, e ancor di più la dieta occidentale moderna, è essa stessa una deviazione dalla nostra alimentazione di specie e che si è sviluppata in conseguenza dell’adattamento alle condizioni ambientali e climatiche in cui le colonie umane, allontanatesi dall’area geografica ottimale di origine, si sono ritrovare a vivere nei tempi antichi.
Molteplici studi accademici hanno dimostrano, senza alcun’ombra di dubbio, che l’anatomia e la fisiologia dell’Homo Sapiens è predisposta ad un’alimentazione prettamente frugivora al pari delle altre specie antropomorfe e che l’adattamento alla dieta carnea, resa possibile solo tramite sofisticazioni e manipolazioni (salatura, essiccatura, cottura), oltre a contravvenire ogni logica evolutiva (si pensi alla maggiore facilità di essere dotati di artigli e fauci con denti aguzzi piuttosto che doversi inventare attrezzi affilati, imparare ad appiccare il fuoco per poter finalmente competere con specie anatomicamente meglio equipaggiate), ha negativamente inficiato sulla salute e la longevità della specie.