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Perché il vino non è ascrivibile a bevanda vegana

16 Maggio 2016 Considerazioni dal mondo vegan

Mai adagio fù più azzeccato del latino:  in vino veritas.

Tuttavia, ci chiediamo, quanta verità c’è nel considerare il vino un prodotto certificabile vegan?
Perché il vino non è ascrivibile a bevanda vegana?

 

È indubbio il fatto che il vino si produce dall’antichità, dai tempi di Menfi e Tebe.
La prima cosa che si ritrova nei relitti affondati di navi antiche sono le anfore per il vino.
Plinio parla, solo per Roma, di ben ottanta qualità di vino!

Tuttavia, il modo di produrre il vino da quei tempi ad oggi è pericolosamente cambiato

Cominciamo col dire che il vino è  ancora uno dei pochi prodotti che non riporta in modo trasparente gli ingredienti in etichetta.
Il fatto che alcuni trattamenti chimici siano previsti nella normativa non è sinonimo di sicurezza o accettabilità.

 

Vorrei vedere quante persone acquisterebbero una bottiglia di vino se trovassero scritto in etichetta che contiene:

gomma arabica,  lisozima,  albumina,  acido tartarico,  lieviti modificati,  mosto concentrato,  gelatina,  bentonite,  caseinato,
acido citrico,  acido malico,  acido lattico,  farina fossile,  metabisolfito di potassio,  anidride solforosa liquida,  mosto muto,
mosto concentrato,   mosto dolce,  anidride carbonica e   potassio sorbato,  oltreché i già conosciuti solfiti e naturalmente l’alcol che è sempre stato e rimane tuttora una sostanza micidiale per le nostre cellule.

Il famoso igienista Valdo Vaccaro a tal proposito scrive:

È davvero paradossale che uno dei migliori frutti della terra, e mi riferisco al grappolo d’uva, possa diventare nelle mani dell’enologia uno dei veleni più dannosi per il genere umano.

Come tutti sappiamo il bersaglio particolare di questo veleno è il fegato con le sue centinaia di funzioni ed apporti fondamentali per l’organismo. La sostanza alcolica è veleno per il fegato senza se e senza ma.

Paradosso dei paradossi, continua Valdo Vaccaro, l’uva da vino è quella migliore a livello di gusto ed anche di salute! Il succo d’uva è considerato un ineguagliabile latte vegetale. Lo zucchero d’uva, il succo zuccherino dell’uva, è dotato di qualità incredibili:

1) Digeribile,
2) Energetico muscolare e nervoso,
3) Rimineralizzante,
4) Disintossicante,
5) Stimolante dell’intero sistema,
6) Decongestionante epatico,
7) Rinfrescante,
8) Colagogo (da cholé=bile, e agogòs=che fa uscire),
9) Diuretico,
10) Lassativo ed antiputrescibile,
11) Ringiovanente,
12) Prezioso in gravidanza (al pari di banana, ciliegia, fragola, ribes, mela e pera),
13) Prezioso contro l’astenia e come sostegno al superlavoro,
14) Prezioso negli sport di resistenza,
15) Prezioso negli stati febbrili acuti,
16) Decongestionante della milza,
17) Antiartritico, contro reumatismi, gotta e litiasi,
18) Contro pletora, obesità e ritenzione idrica,

19) Prezioso per la salute dei reni, contro l’azotemiae gli edemi,
20) Anti-intossicazione,
21) Contrasta i disturbi da ipertensione,
22) Contrasta stipsi ed enteriti,
23) Ottimo contro le dermatiti, gli eczemi e le foruncolosi,
24) Ottimo eliminatore di acido urico,
25) Antiemorroidale,
26) Contro le intossicazioni croniche da mercurio e da altri metalli pesanti.

Bastano anche 3 bicchieri di succo d’uva al giorno lontano dai pasti per disintossicarsi rapidamente. Anche l’uva passa è preziosa in quanto mantiene le sostanze preziose dell’uva fresca, perdendo solo il contenuto in acqua biologica.

In conclusione, nel rispetto dell’adagio con cui davamo l’avvio a questo scritto, al di là delle ricadute negative sulla salute umana, col persistere dell’ausilio degli ingredienti sopraelencati, ci sentiamo di dire che il vino non è ascrivibile a bevanda vegana.

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