Giorgio Gaber: Libertà è partecipazione
“Per chi non lo avesse ancora compreso, e sono ancora in troppi, l’obiettivo di tutta sta pacchiana e sfacciata dinamica delle regole di Bruxelles – dei compiti a casa che non torano mai – della crescita rimandata ogni anno all’anno venturo e,
del più stupido quanto odioso :”abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità” sciorinato ai nonni imbalsamati davanti alle tv mentre i nipoti disoccupati over 25 sono affaccendati ad acchiappare Pokemon, l’obiettivo è il riformare lo stato sociale in un neo feudalesimo tramite l’espoliazione ed espripriazione delle risorse economiche, culturali e sociopolitiche del bel paese. Tutto il resto è noia!
Vorrei assistere a partecipazioni di massa a sit-it, cortei ed assemblee cittadine attraverso le quali discutere di idee alternative a questo lento spegnerci nel social media. Perchè se le denuncie condivise liberamente sui blog sono una risorsa importante, senza il loro riversamento nella realtà fisica arriveremo al punto di credere che la libertà si possa solo pensare ma non più esercitare. “